“NGF” scoperto dalla Montalcini utile nella terapia contro l’Alzheimer

Il Nerve Growth Factor (NGF) fattore di crescita delle cellule nervose per la cui scoperta la Prof.ssa Rita Levi Montalcini ha ricevuto il Premio Nobel, si dimostra utile anche per combattere l’Alzheimer. La sua applicazione come farmaco svolge una funzione di sostegno trofico sulle cellule che degenerano nella malattia di Alzheimer, ma questa importante funzione era finora limitata dai sintomi fortemente dolorosi che NGF causa quando viene somministrato. Ora i ricercatori dell’EBRI hanno realizzato una variante dell’NGF che mantiene pienamente la sua attività biologica neuroprotettiva e riduce fortemente l’azione dolorifica e quindi può essere impiegata a scopo terapeutico.


La malattia di Alzheimer per lunghi anni, dai 15 ai 20, non da sintomi e distrugge silenziosamente i neuroni, chi è malato non lo sa e non se ne accorge, mentre la malattia danneggia irreversibilmente il cervello. E’ fondamentale individuare la malattia prima possibile, per poter intervenire quando ancora il corredo neuronale non è compromesso. La diagnosi precoce costituisce quindi un elemento fondamentale per lo sviluppo di nuove terapie efficaci, incluso l’impiego della proteina NGF nella versione non dolorifica.


Dato che finora non sono state trovate cure per l’Alzheimer e che i farmaci tentati, molto costosi e spesso con pesanti effetti collaterali, non danno ancora risultati, la prevenzione rimane la strada più importante per combattere questa patologia che con l’invecchiamento della popolazione aumenta esponenzialmente in tutto il mondo. Attualmente nel mondo si contano 47 milioni di malati che diventeranno 130 milioni nel 2050, si registra un novo caso ogni 3 secondi.


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