Riprodotto il cervello umano in laboratorio partendo dalle staminali – lavoro della scienziata italiana Paola Arlotta
Roma, ottobre 2019 – La scienziata italiana Paola Arlotta ha ottenuto, nel suo laboratorio alla Harward University la crescita di diversi tipi di neuroni che riproducono lo sviluppo della corteccia cerebrale del cervello. Il risultato è stato ottenuto partendo dalle cellule staminali. Dopo alcuni giorni le cellule staminali pluripotenziali si indirizzano a diventare neuroni che dopo sei mesi di coltura si organizzano riproducendo parte della corteccia cerebrale. Queste strutture cellulari, che simulano il cervello umano, per la prima volta riproducono correttamente e nell’ordine giusto, come avviene nel nostro cervello, la uniformità delle cellule e delle connessioni di base ed hanno prodotto spontaneamente per la prima volta onde cerebrali di tipo umano registrate come con un elettroencefalogramma. E’ stato così possibile produrre dei piccoli cervelli utilizzabili per studiarne le mutazioni patologiche e le risposte ai possibili farmaci. Questa realizzazione è importantissima perché partendo dalle staminali del paziente, consente di ottenere piccole parti del cervello che riproducono esattamente il cervello del paziente stesso. Cioè una realizzazione per studiare la patologia “su misura” per ogni singolo malato. Inoltre con questa tecnica si possono riprodurre varie parti del cervello che una volta cresciute in provetta potranno essere integrate insieme fornendo una visione più ampia e più completa.
Si aprono nuove strade per lo studio delle malattie neurologiche, come Demenze, Alzheimer, Parkinson, Autismo e delle malattie psichiatriche, anche se questo grande risultato scientifico apre enormi problemi etici. Il risultato della ricerca, svolta da Paola Arlotta è stato pubblicato su “Nature”. L’immagine riprodotta è stata presa da “Le Scienze”.
Paola Arlotta ha presentato a Roma le sue ricerche in occasione del Montalcini Day, al quale ha partecipato assieme con altre due neuroscienziate di fama internazionale, Erin Shuman e Silvia Arber. Il Montalcini Day è organizzato ogni anno dall’EBRI (European Brain Research Institute) per ricordare la sua fondatrice Rita Levi Montalcini, pioniera delle neuroscienze e dell’emancipazione femminile e quest’anno sono state proprio tre donne scienziate a dare vita all’evento.
I lavori del Montalcini Day sono proseguiti con un Simposio internazionale nel corso del quale ricercatori dell’ EBRI, della Mc Gill University di Montreal e della Hebrew University di Gerusalemme si confronteranno sul tema della “Dinamica della trasmissione sinaptica nella fisologia e patologia”, nell’ambito di un accordo di collaborazione tra i tre enti di ricerca, siglato lo scorso anno a Montreal.
Per approfondire www.ebri.it www.fondazioneigea.it